giovedì 16 maggio 2013

Peloponneso e dintorni in moto 2010

             PELOPONNESO E DINTORNI IN MOTO 

                                        2010


26 giugno
la prima volta in moto!! Riusciremo a caricare tutto?? Lo zaino dove lo metto?? Ce la faremo?? Non siamo più giovincelli....
ore 8.20, 25°, la BM ha 48404 km ed è in forma.
 La partenza è proprio vera, fa uno strano effetto percorrere in sella a una moto mega carica la strada che per tutto l'anno  fai per andare a lavorare. Per una volta è "essere dall'altra parte", come quando, oberati dalla quotidianità, vedi passare "esseri liberi" che, come alieni, seguono i loro sogni...

più tardi
sulla nave Olimpic Champion, pronti ad affrontare l'attraversata, che ancora non inizia; si sente un vibrar di catene che fa ben sperare; unico cruccio è aver dimenticato a casa il cellulare!! Sarà un segno??
Stanno caricando valanghe di tir, ma quanti ce ne stanno??
C'è un profumino di souvlaki....
Donne con vestiti tipici del mondo puù orientale: fazzoletti  (più che veli) e pantaloni stretti alle caviglie. Tanti bambini.

44 euro per due bistecche (con patatine) decisamente "tigliose" mi sembrano troppi..

27 giugno
con la salviettina monouso pulisco il piano del tavolino dalla salsedine della notte; davanti ho il profilo, ancora orlato dalla nebbia, dall'Albania. Monti aspri e grigi che cadono dentro il mare.
L'effetto-straniamento si fa sentire, anche alla semplice domanda:-Che ora è?- E' quella italiana? E' quella greca? E' quella di G. che ha ancora l'orologio fisso all'ora solare??
Questa notte è andata..a tratti; spesso le grida dei bambini squarciavano il silenzio, come secche rasoiate nell'aria già vibrante. I turchi fanno fagotto, scenderanno a Igounenitsa.

più tardi
Mi è sfilata davanti la "pietrosa" Itaca (almeno penso fosse lei); è un'emozione pensare alle storie e ai personaggi del passato e vedere i luoghi in cui sono vissuti.
La nave si è svuotata. A Iguomenitsa sono scesi più di 30 tir e un infiniti numero di macchine stracariche. I turchi viaggiano organizzati, con materassi, sacchi a pelo e veri e propri cuscini bordati di pizzi.
Nascere e vivere in un posto dall'orizzonte costellato di mille isole non può che farti nascere il desiderio di vedere e conoscere altre terre; una geografia segreta di profili sul mare, come schiene di enormi animali di pietra che respirano fuori dall'acqua.

"animali" in gabbia....
pomeriggio tardi
Sbarcati a Patrasso, passato il ponte di Rio





La strada sulla costa, bella e grande, è tutta nostra, non c'è nessuno, fino ad un paese che si chiama Agios Nicolaos, dove troviamo da dormire e da mangiare alla taverna di Andreas (30 euro). Paese greco di mare, senza turisti; ci guardano quasi stupiti, un po' come quando dei turisti arrivano ad Albinea...solo che qua c'è il mare, le taverne, quel colore greco, non proprio cicladico, che però piace.

C'è molta molta calma e il gestore mi ha guardato strano quando ho chiesto una camera quiet!!
L'arrivo però non è stato dei più brillanti: G. ha lasciato quasi cadere la moto, con la scusa di farmi scendere..La benzina, vediamo al TG, è a 1699 euro e i greci sfasciano le vetrine.

28 giugno
Questa mattina alle 10 eravamo già a Delfi: la strada per arrivarci è buona parte sulla costa, alta e frastagliata, con paesini raccolti nelle baie e le case affacciate su spiaggette di ciottoli, impreziositi dagli immancabili ombrelloni fatti con le foglie di palma.
Poi si entra nell'interno e prima di salire a larghi tornanti i fianchi del Parnasos (che panorama!) si attraversa una sterminata piana di ulivi secolari.
Le rovine sono arroccate sulla costa della montagna, in uno scenario grandioso. Biglietto 6 euro; bello il teatro, lo stadio (più in alto), il tempio di Atena (spostato più avanti).
Spesa a Itea, pane, olive, pomodori, "pranzo" in spiaggia, poi sonnellino in camera. Il tempo si è fatto un po' coperto e le onde non invitano al bagno. Temperatura fresca, gradevole.














più tardi


Sparita la cappa di nuvole, torna il buonumore. Cenato sulla spiaggia a un metro dal mare: Souvlaki, horta, patate e vino bianco. Sto guardando la luce che si stempera pian piano per lasciare posto alle tenebre: Si accendono le luci dei paesi al di là del golfo di Corinto, sullo sfondo le severe cortine del Peloponneso, simili a dirupi. G. è andato con gli uomini a vedere la partita, un linguaggio internazionale. Lo sfondo nero dei colli che circondano il paese è tagliato dai fari dei tir che, lenti, rimontano la salita.

29 giugno
Su questo paese sembra sceso lo spirito del sonno e della noia. Non hanno niente  da dirsi, pur stando seduti raggruppati intorno a tavolini e fanno le cose con aria annoiata e stanca. La signora del posto da dove parte il traghetto Zakaria per Egio, ha uno spazio con tanti tavolini, ma non prepara ne' te, ne' caffè, offre solo una sfilza di biscotti stantii e annoiati pure loro.
traghetto Zakaria  da Agios Nicolaos a Egio
la nostra è una megalo moto è abbiamo pagato di più. Sbarcati da Zakaria, ci siamo subito infilati nella strada sbagliata, le segnalazioni non esistono, tranne uno sparuto cartello che segna Athina, che non abbiamo preso in considerazione perchè manda giù per uno stradello di campagna...invece era quello giusto!! Preso l'"autostrada" è tutta a pezze, la stanno aggiustando; non si paga. Fiduciosi, puntiamo verso Leonidio, nel Peloponneso.

tardo pomeriggio
Dopo aver percorso la costa del mar Mirtoo, siamo approdati alla Plaka di Leonidio. Lungo il percorso, all'inizio, lasciata l'autostrada e infilata l'Old National Road, grandi distese di ulivi, albicocchi, peschi e nessuno per strada.
Piccolo, ma non unico della giornata.., momento di panico quando, dopo sosta cartina, la moto non dà segno di vita. Espressione indimenticabile di G. con le mani sul viso.. poi era solo una questione di levetta...Comperate albicocche per quante ce ne potevano stare sulla moto. Sosta bagno in una spiaggia prima di Astros, giù per una stradina immancabilmente non asfaltata nell'ultimo tratto, quando non riesci più a tornare indietro. Altro momento di panico durante la risalita, quando fermandoci allo stop, la moto inesorabilmente piega verso il basso, fino ad atterrare dolcemente... che fatica tirarla su!! Ma quanto pesa???
Sosta cibo davanti ad un forno, con bitta e tyropita, seduti sui gradini alla "cani rognosi".

La domatia che abbiamo trovato (30 euro) è tra la spiaggia (lunga, di ciottoli) e la campagna; c'è un bel balconcino con vista mare ed è molto ariosa. Se abbiamo bisogno, la ragazza ci ha detto di andarla a cercare tra i campi di pomodoro. Spiaggia, doccia, cena (con compagnia di gatto).


30 giugno

Pagata la camera e fatto due chiacchiere in inglese con le proprietarie (madre e figlia); la madre è stata diversi anni fa in un paese vicino ad Otranto che comincia con la M e dove parlano greco.
Preso la strada verso l'interno, verso Kosmas. adesso siamo seduti al barettino di una magnifica piazza ombreggiata da enormi platani che sparano i loro rami in tutte le direzioni. Uomini anziani vestiti a festa, col coboloi in mano, giocano a carte intorno ai tavolini.

ore 17 
dal traghetto verso Elafonisos
vista dalla veranda
il mini appartamento della Viki a Elafonisos
approdati  ad Elafonisos; avevano pensato di fare i difficili prima di scegliere una camera ed invece siamo stati subito scelti!! siamo in un mini appartamento all'ultimo piano, davanti al mare cristallino: solo la strada, non frequentata, ci divide dalla spiaggia di sabbia. G è come entrato in un sogno: da qua, nella veranda, lo vedo spaparanzato sulla spiaggia...come Montalbano a Marinella. Abbiamo contrattato un po' e siamo arrivati a 35 al giorno, ma ci sono DUE stanze!! La giornata di oggi non è stata avara di sorprese: sosta pipi con rovinosa caduta mia, rottura del braccetto del cupolino della moto ("aggiustato" con il fazzoletto easy rider..)
aggiustaggio del braccetto....

Monemvassia è molto misteriosa anche se visitata a mezzogiorno, sotto un sole deciso. La moto ci ha risparmiato la camminata dalla radice dell'istmo fino al paese e abbiamo parcheggiato davanti alla porta, per fortuna fresca e ombrosa.

unico possibile mezzo di trasporto per entrare a Monenvassia
Dentro, nella prima parte, è pieno di negozi di souvenir, ma andando avanti si avverte il fascino del borgo fortificato, straordinariamente aperto sul mare a picco.

ripreso il viaggio lungo una strada che si inerpica tra aspri rilievi, tra macchie di fiori gialli fatti come un grande cuscino tondo (mortella?); lo sguardo andava di qua e di là dalle due parti il mare, tra questo profumo intenso, scacciato a volte dall'agro odore delle capre (stalli omerici incastrati tra le rocce) o dall'odore quasi ferrigno della terra rossa....

sera
cena al ristorante "da Alexander" consigliato dalla Viki; grandioso panorama con tramonto dietro all'isola di Khitira; pomodori e peperoni ripieni con riso

1 luglio
Abbiamo fatto un po' di spesa cercando un negozio "vero" nella parte interna del paeseche, pur essendo imbiancata a calce, sembra una Khasba in preda all'abusivismo selvaggio. L'isola è abbastanza bella, anche se sopravvalutata. c'è la spiaggia di Simis, con l'istmo che la separa da un'altra spiaggia altrettanto grande, sabbiosa e con acque cristalline, ma ci sono file di "graziosi ombrelloni" che, pur distanziati, intaccano la bellezza del posto. Gli scogli intorno non sono gran che, piuttosto bassi, ruvidi e poco gustosi.


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l'acqua è splendida


tornando a oggi pomeriggio, abbiamo trovato un emporio non per turisti, aperto tutto l'anno, con dentro di tutto, dalle cocomere alle bambole, piatti, bicchieri, tovaglie icone..Lungo gli 8 km totali di strade dell'isola compaiono strutture nuove in via di cementificazione che emergono dalla densa e ispida macchia mediterranea che ricopre il suolo sassoso. Probabilmente il fatto che l'isola sia di "moda" sta spingendo avanti il cemento. Non so cosa pensare come possa essere questo posto in agosto.




più tardi
seduti alla taverna, da Antonis sotto casa, al tavolo 17, alla faccia della sfiga; i piedi frullano sella sabbia della spiaggia



e davanti la distesa del mare che respira, colorato di rosa.


2 luglio
pranzo nella veranda del paradiso, con grreek salade completa, cetrioli compresi. Vino in bottiglia di plastica, comperato all'emporio della Kashba. A G non piace molto, ma è solo perchè si presenta male. L'ho versato in bottiglia di vetro: fa un'altra figura. Il lento passare del tempo in questo posto non è scandito dalle campane, ma dal pigro incrociarsi dei due traghetti che, ogni mezzora, fanno la spola tra le due sponde, incrociandosi nello stesso punto.



Il mare qui ha veramente dei colori stupendi; la sabbia è bianca e l'acqua prende infinite tonalità di turchese, per finire, infondo, con una netta riga blu, che sottolinea l'orizzonte.

sera
Cenato di nuovo in casa per abbattere i costi, fatto due chiacchiere con i milanesi della Suzuki che stanno al piano di sotto. Abbiamo passato una giornata molto rilassata, la spiaggia sotto casa, pressochè deserta, invita a non muoversi. C'è un passaggio furtivo di gatti che vanno poi ad acciambellarsi sul tetto della casa a fianco.

3 luglio
Giornata di mare a Simos, G si è inventato un riparo con dei pallet per amplificare lo spazio d'ombra. Mega bagno con pinne e maschere, fondale ricco di pesci.



sera
cena in un psarotaverna sul lato est del paese, quello con maggiore movida. Ci hanno omaggiato di un ottimo piattino di polipo grigliato. G. sta facendo palline di psomi per darle ai cefali che bordeggiano il nostro tavolo....

4 luglio
tornati al nostro capanno alla Robinson che G ha provveduto a migliorare e consolidare. 
Sulla riga dell'orizzonte scorrono grosse navi mercantili, deve essere la rotta per Atene. 

Domani si parte per il Mani, ho voglia di rimettermi in sella, anche si mi disgusta l'idea di vestirmi.


5 luglio
approdati alfine a Gerolimenas: il Mani non ci vuole!!!! o per lo meno vuole prezzi troppo alti; a Porto Kagio chiedono 50 euro per una camera (senza cucina) e colazione. G è andato a fare il bagno, io invece ho assoluto bisogno di ombra e di fresco, magari di tutti e due insieme. 
Pur essendo il panorama affascinante, specie da Gerolimenas in poi, avevo assoluto bisogno di buttarmi sotto la doccia e di vedere il bianco immacolato di un letto..
Ho visitato le grotte di Dirou, meritano veramente, mezzora di incantato fruscio d'acqua e lo sguardo catturato da fiabesche concrezioni che ancora stillano



la strada da Elafonisos a Skala è un susseguirsi di uliveti, ma soprattutto aranceti, arance dolci. desideravo con tutta me stessa staccare al volo un'arancia per sentire il sapore del frutto appena colto, ma la rettitudine di G me lo ha impedito.
Andando sulla moto e veder sfilare quelle arance a portata di mano, mi sentivo come un bambino sul calcinculo, quando non riesce e prendere la coda che penzola...Comperarli è stato quasi ridicolo: il primo ortolano, quando gli ho chiesto i portugalia, mi ha risposto ohi (no). Un vecchio che era nel negozio e ha capito il mio sconforto mi ha dato indicazioni per trovarle più avanti.

                                                         dopo gerolimenas

                                                           in viaggio
                                                                   la discesa a Porto Kagio
Porto Kagio
il panorama di Gerolimenas dalla nostra stanza (fresca)

più tardi
A Mezapos, nella baia a forma di padella; non c'è nessuno; al mare vi si accede per una scaletta di ferro arrugginito; l'acqua è subito fonda e riesco a nuotare aggrappandomi alle barchette che dondolano ancorate; G. sta pasturando i pesci con pane avanzato.



ancora dopo
ci siamo fermati in un psarotaverna appena sopra il porto; hanno pesce appena pescato e greek salade; la signora che cucina ha due incredibili occhi azzurri; comunicare è un po' difficile e per capirci, ci ha portato un vassoio con il pesce freschissimo che aveva a disposizione e abbiamo scelto; 


qui la costa precipita e si frantuma in crolli colossali, come se le rocce possenti dell'aspro e brullo Mani, a contatto con la dolcezza del mare, si sbriciolassero, come ciambella pocciata nel vino. Tre mucche pascolano sulla scogliera a precipizio.

nella luce del tramonto le severe e ruvide montagne si sbriciolano in una nuvola viola, rivelando un aspetto quasi femminile e delicato


6 luglio


la nebbia imbocca il golfo di Gerolimenas

il pope fa rifornimento alla barca

ore 13 circa.....
seduti al tavolino davanti al mare, nel ristorante dell'albergo; la birra qui fa Mithos. hellenic lager beer. Siamo con i vestito ancora bagnati, dopo aver fatto un meraviglioso bagno in una meravigliosa caletta a capo Tenaro, dove ci siamo intrattenuti con due coppie di camperisti romani e toscani.
caletta di capo Tenaro
questa mattina il Mani ci ha presentato una nuova faccia, più inquietante delle altre già viste: tutto era avvolto dalla nebbia, sembrava di essere in una giornata di novembre, solo che la caligine era salata, un  ottimo aerosol salmastro.
Solo Vathia era fuori dalla nebbia, con le sue torri solitarie abitate dai corvi.




l'abbandono di Vathi sembra essere stato rapido e subitaneo; in alcune casa, sventrate, c'erano gabinetti moderni e lavatrici stupefatte....


la discesa a Porto Kagio

Due camerieri, forse fratelli, servono in questo locale di Gerolimenas; uno di loro, che si distingue per il riporto che gli copre la pelata, sta spiegando a degli inglesi che oggi la temperatura è intorno ai 34/35 gradi; spiega che "from now, to august is summer time!" come a dire: cosa ti lamenti a fare??; è arrivato un piccolo autobus che ha scaricato due donne, rigorosamente grasse e vestite di nero, che hanno svuotato il vano bus di un'enorme quantitò di borse; adesso arriva il taxi a caricarle, per portarle in chissà quale paese del remoto Mani. Si sono rifornite di due bottiglie di nerò freska. Andare a far shopping, da queste parti, deve essere piuttosto complesso.

Il pescatore dell'unico peschereccio visibile ha comperato e messo nell'apposito vano 3 sacchi di ghiaccio, li ha ben coperti con ceste e panni e si è disteso nella poppa della barca a far passare il tempo. Col venditore di ghiaccio si è espresso a gesti; forse è muto, o solo scontroso.

pomeriggio



                                   moto tramonto....                                                    i sassolini di Mezapos
                                                                l'albergo di Gerolimenas

7 luglio 
Quando "non c'è trippa per gatti" si succhiano anche le caramelle di dubbio aspetto che trovi nel fondo della borsa. Dopo colazione a Gerolimenas (te, pane, burro, miele) e rifornimento alla "Last gas station" (1.640!!!), abbiamo attraversato il Mani da Halika a Lagia e percorso tutta la strada che resta alta sulla costa. E' piena di abitati turriti, abbarbicati sulle pendici dei monti, che qui sono meno "grandiosi" che nella costa ovest del Mani.





l'unico paese con il forno, al quale purtroppo non ci siamo fermati, è Kokkala, distribuito lungo la strada. Sosta a Flokomori, per comperare acqua. Nella piazzetta, vicino alla taverna era raccolto un folto gruppo di persone che cicalavano quasi fossero cento. quando siamo arrivati, il brusio si è istantaneamente spento, per riprendere
immediatamente.


Con un pick up sono arrivati il pope, con immancabile barba bianca e codino, con la consorte. Il gruppo del cicaleccio si è immediatamente aperto per farli sedere. Un vecchio, invece, siede sul lato in ombra del marciapiede, appoggiandosi ad un magnifico bastone pastorale di legno, con il manico fatto a corno ricurvo di capra. 


Adesso siamo fermi a Skoutari, che resta alto sul mare. Abbiamo faticato a trovare un posto a prezzo decente, chiedevano 50 euro. Qua abbiamo trovato a 35, contrattando...La camera ha due letti a 1,5 piazza e la cucina funzionante. In più c'è un magnifico balcone che guarda verso il mare. 

"
Lungo la strada del Mani est bisogna stare attenti ai pezzi di terre ed erba che "entrano"nella carreggiata.





8 luglio


Pomeriggio di vento teso e umido che rende un po'inquieti. Il mare fa onde decise e i surf sfrecciano veloci.

Ieri pomeriggio la ricerca di cibo ci ha impegnato per quasi tutto il pomeriggio. In questo paese, Skoutari, non c'è supermercato o negozio che sia; cartina alla mano, ci siamo sprofondati in una rete di stradine, sbucando a Kamares dove, sulla spiaggia, nel nulla di 50 anni fa, una donna ci ha dato, in greco alcune indicazioni per trovare un negozio...
finalmente cibo!!!!!
Questa mattina Mistras e Sparta. Bella arrampicata su uno sperone, fino al vertiginoso kastro. La città antica è molto suggestiva; quella moderna ha un ottimo forno all'angolo della strada che sale verso Mistras...



9 luglio
A Finikouda. Passaggio dal Mani alla messenia sotto un cielo a tratti ingombro di nuvole. La costa tra Areopoli e kardamili è bella, specie verso Stoupa. Mi è però rimasto da vedere Trakila; la si nota dall'alto, scendendo verso Stoupa: si nota questa penisoletta con un gruppo di case, ci arriva una stradina che parte da un paesino (che non mi ricordo) e bordeggia la costa per 8 km (e poi sembra finire..)


il forno di Sparta...


la penisola di Stoupa vista dall'alto

la moto compie 50 mila km....!!!! (foto fatta faticosamente in corsa..)
vendita di arance sulla strada per kardamili
e anche di vestiti..

questo è un bellissimo posto a est di Skoutari, distante pochi km: non ricordo il nome




il tempo è cambiato all'improvviso, portando nuvole nere..

kalamata è stata una specie di incubo; sarà la quarta città greca per grandezza, ma devono ancora metterci la segnaletica stradale. In un incrocio dove non si capiva chi avesse la precedenza, e dall'asfalto liscio tipo "saponetta", stavamo quasi per cadere.
una via di Kalamata
C'è un certo traffico da Kalamata verso Pylos; abbiamo preso la strada per Koroni; la costa è piuttosto insignificante in questo tratto: campagna che finisce nel mare, bordandolo di canneti.
ingresso del castello di Koroni




Abbiamo trovato una room to let nella parte est di Finikouda, a duecento metri dal mare. E' una casa vecchiotta, con pavimenti e balconi di legno, con le persiane blu, molto bella ed economica: 25 euro, senza contrattare.. Ha però il bagno fuori dalla camera e una grande cucina in comune.