domenica 6 ottobre 2013







GRECIA: CALCIDICA, AI STRATI,  LIMNOS, VERGINA E COSTA IONICA


MOTOTOUR 2013



Domitilla ci osserva  dubbiosa

26 giugno
ore 8.20. 21°, 81.274 km........si parte per la Grecia!!!!! Il cielo e le previsioni  meteo non sono delle migliori, verso est si vedono addensamenti grigi e minacciosi.


Da Bologna in poi pioggia!!Ci siamo fermati in un'area di servizio, al riparo, per cercare kw e pantaloni impermeabili, ma nella borsa c'erano 3 paia di pantaloni e 1 kw..si farà come si può...

Naturalmente, dopo esserci bardati, ha smesso di piovere e si è aperto su di noi un occhio azzurro che ci ha accompagnato fino ad Ancona.

Al porto avremmo potuto prendere l'Anek, che partiva alle 13.30 (in foto finish), ma costava 350 euro. La Minoan, anzichè 307, come da computer, ci ha applicato uno sconto, non ho capito quale, e ci ha fatto il biglietto per 285 euro: non male. Partenza alle 16.30.

Tramonto, con colori reali, dalla poppa della nave.
27 giugno
Passato la notte non male, sotto gli specchi deformanti dell'ottavo deck; avevamo trovato una "tana" non male al settimo deck, dentro una reception in disuso, ma i vicini erano troppo rumorosi...
Qualcuno smonta le tendine quequa, montate sia fuori che dentro la nave.
Colazione con te e muffin a 10.80, senza zucchero, ne' limone e tanto meno cucchiaini...
ore 10.30
Lento avvicinamento a Igoumenitsa, tra voci e lingue diverse. Canti etnici corali provengono dalla zona bar, con voci femminili soliste e accompagnamento di percussioni.

28 giugno
In Calcidica, a Sarti. Lunghissimo viaggio da Igoumenitsa a Kalkidiki, 500  km!! La nave è arrivata verso le 11.00, con 1.30 di ritardo; imboccata la via Egnatia (Egnatia Odos), inconsapevoli del freddo che ci aspettava. La strada è molto bella, poco traffico, molte lunghe gallerie che trapassano i monti, ben illuminate e con le vie di fuga segnalate; subito non si  paga pedaggio, poi, per  tutto il tragitto, abbiamo incontrato tre caselli, da 1.70 euro ciascuno. Ma nemmeno un'area  di sosta!!, un distributore!!!. Ai kombos (svincoli)  è segnato se FUORI c'è un distributore (ma quanto fuori??) e a quanti km troverai il prox.
Salonicco  lo passi lungo una superstrada, seguendo i segnali Kalkidikhi, poi c'è sempre qualcuno che ti dà indicazioni... Dopo Salonicco i chilometri hanno cominciato a farsi sentire..Puntato verso la penisola di Sithonia; passati per Vrouvorou, ma è senza sugo, una fila di alberghi disposti su di un mare lagunoso.
Sarti è altrettanto fisso di case, ma è più paese. Abbiamo percorso  la strada del lungomare fino alla fine e, dove le case si diradavano e la spiaggia si apriva, proprio nell'ultima casa, abbiamo trovato la domatia di Irini, pianoterra, portico davanti, giardinetto dietro e soprattutto vista del monte Athos!!!!
Ieri sera cena alla taverna Paradise, sulla spiaggia, vicino alla domatia; souvlaki, calamari, tirokafteri, tre birre, pane a volontà a 26 euro.

Il posto è pieno di balcanici: serbi, macedoni, ungheresi, cechi..; questa mattina ci ha fatto un gangio un serbo-trevigiano, dopo aver visto la nostra smagliante BM. 
Adesso siamo alle calette di platanitsi; alle nostre spalle c'è una pineta con tende a campeggio libero. l'acqua ha un colore meraviglioso, la roccia è granito che prende forme arrotondate. una campeggiatrice free sta lavando patate nel mare e anche le stoviglie, passandole prima con la sabbia.

più tardi...
Visto  la spiaggia di Armanitsi, accessibile dal camping: ti chiedono un documento per entrare; bella spiaggia, ma niente di che, molta gente.
Divisi da un cielo variabile, sereno sul mare e scuro a monte, abbiamo raggiunto la spiaggia di Karidi, anche con people, ma con begli angolini ai lati e lungo la cresta di rocce arrotondate che si protende nel mare.
Trovato un angolino magico, sotto l'ombra di un pino; le cicale cantano sulla mia testa.
Proseguito il giro della penisola in senso antiorario, per avere sempre il mare dalla nostra parte. Bella sosta bagno in una spiaggetta ombreggiata da pini, vicino al camping Stavros, che si raggiunge scendendo da una stradina bassa dopo Neo Marmaris.
conchiglia pescata dal nostro vicino

La stradina continua inanellando belle spiaggette, ma ad un certo punto diventa sterrata e siamo dovuti tornare indietro.
Verso Toroni, istmo di sabbia con isolotto
La parte più a sud della penisola è più aspra e brulla, con grandi panorami sulle insenature di Kalamitsi e Skira. Ci sono anche interessanti strade sterrate che scendono alle spiagge, sicuramente meno intasate...



sera
cena ancora alla taverna Paradise; preso tirokafteri, molto buono. Massima del giorno: bisogna vedere quello che c'è e non quello che vorremmo che ci fosse...

29 giugno
la bella domatia di Irini
Dopo la foto con Irini, davanti alla sua domatia, prendiamo la strada verso oriente.
Molto bella la costa tra la radice di Sithonia e Pirgadikia, coste alte con calette e belle spiagge, e meno calca. In alcuni punti non si capisce bene dove si è, perchè i cartelli sono solo con alfabeto greco o non ci sono del tutto. La strada piega poi verso l'interno, tra campi di grano.


Ad un incrocio un cartello segna Amouliani Island e nei pressi una Kantina circondata da platani colossali e una fontana con acqua dolcissima

Spanakopita a Ierissos, poco prima dell'imbarco per Amouliani, che si fa a Tripti: due persone e la moto 10 euro
Nubi dal monte Athos

la mappa di Amouliani
faticosa ricerca di una domatia, in pratica ce ne sono solo nell'unico paese dell'isola, che dà l'impressione di essere cresciuto su se stesso e molto in fretta. poi, girando all'interno, vedi le vecchie, poche, case tipiche, a piano terra con i tetti spioventi.
Bagno nella spiaggia di Karagatsia, bella, ma come al solito, con ombrelloni e kantina. Adesso il cielo si è oscurato, l'aria si è fatta fredda, ci sono lampi e qualche goccia di pioggia.
Cenato in casa con pane, formaggio, pomodori, frutta e cioccolata fondente.

30 giugno
colzione tra il frastuono dei gabbiani che festeggiano il fresco del mattino, lavato dal temporale di ieri sera.
più tardi
trekking!! a piedi fino alla spiaggia di Faka, lato nord dell'isola. mare splendido, nessuno in vista e gabbiani che pattugliano le acque davanti a me. Sullo sfondo le coste alte della terraferma. poco distante dalla spiaggia, un cordone di isolette e scogli.
La vegetazione è verdeggiante e alle spalle della spiaggia occhieggiano casette recintate e roulottes attrezzate tra il verde. Ci si arriva per una stradetta sterrata, dal fondo di polvere luccicante, molto ripida nella parte finale: insomma, non adatta per la moto!!
pomeriggio
dopo un po' di riposo, allietato dalla solerte pulizia del balcone da parte della padrona di casa, si parte per continuare l'esplorazione.
più tardi
verso la punta sud, prima in moto poi a piedi; lungo la stradina che costeggia la spiaggia, in direzione di Megalo Ammos, ci sono taverne qua e là, il mare è turchese, ma soffia forte il vento. Oltre Megalo Ammos si stagliano gli isolotti sabbiosi di Dreni; su uno di essi si vede una distesa di ombrelloni.Ci spostiamo sul lato ovest, più tranquillo, e siamo approdati a alla spiaggia di Aliki, attrezzata e con campeggio. L'acqua è bella.
1 luglio
Ieri sera festa folkloristica con canti e balli, nella piazza del paese.
questa mattina colazione poi alla spiaggia di Tratovoli, in moto e in parte a piedi, lungo uno sbancamento in vendita che scende alla spiaggia. Vuota, ma con molti
 rifiuti che in parte abbiamo provveduto a raccogliere. Pace assoluta e senso del remoto.


il piede è nell'acqua (nota pesce su pollice.....)


Ho scoperto che il meraviglioso pane rotondo con impressi segni nella prte superiore, è un pane particolare che si porta al sabato in chiesa e il pope lo benedice facendo i nomi di tutta la famiglia...aveva qualcosa di ieratico!
pomeriggio
giretto per foto nel paese: è una piccola isola, si gira a piedi, ha begli angoli da scoprire: proprio sotto il paese, che sorge su un modesto promontorio, si aprono piccole calette che si raggiungono per sentierini serpeggianti.






















Adesso siamo alla spiaggia di Karagatsia per controllare che ci sia ancora il sacco per raccogliere i rifiuti apprestato da G. C'è!!






Giro in moto al tramonto verso megalo Ammos, adesso che il vento si è calmato.


Cena da Jannis: sardine, calamari, patate a volontà, yogurt con le ciliegie, vino, acqua a 22 euro.




2 luglio

salutiamo la Kristina e la sua bella domatia e partiamo per Kavala, dove ci imbarcheremo per Ai Strati.







ore 15
Imbarcati, finalmente! Siamo partiti tra un frastuono di navi, bambini, ciminiere e gabbiani.Il gioco del momento è dare un biscotto ai gabbiani che seguono la nave ad ali spiegate


Un gabbiano in particolare veleggia in prossimità del biscotto, non osa avvicinarsi, ma con sguardo torco scaccia gli altri a colpo di becco....
Davanti a noi scorre l'isola di Thassos. Il gioco con i gabbiani è finito; seguono ancora speranzosi, ma sono finiti i biscotti.
Questa mattina ho temuto di aver perso la cartina, mi ero già quasi rassegnata, quando l'ho ritrovata....sotto il sedere di G.
basilico al
mercato di Ierissos


passaggio sul fiume Stavros

ore 20
Sul traghetto davanti a Limnos. Sono stanca e mi sento un po' addosso lo sporco del traghetto. Sono scesi quasi tutti e la gente che sale non sembra molta. G. si è avventurato nelle stive per arraffare qualche maglione perchè inizia a rinfrescare.

Davanti a me il sole è tramontato dietro il monte Athos che, anche da qui, troneggia in mezzo al mare, dividendo quasi la luce in due fasci. Il sole è rotolato alla sua destra, inghiottito dal profilo della penisola. Uno dei tramonti più belli che abbia mai visto!!!


quasi mezzanotte
Ai Strati, nel mare nero della notte senza luna, è una fila di lucine gialle, che puoi scambiare per una nave all'orizzonte. Poi all'improvviso arrivi e il traghetto ti scarica nel buio quasi assoluto, in un battibaleno sei scaraventato sul molo, tu , un pugno di persone e il camion della paglia. Intuisci che la strada E' il molo
e ti ritrovi tra le luci che avevi visto da lontano....
Momento di panico....e adesso?? Ma la taverna è ancora aperta, chiediamo ad un tipo dove possiamo trovare da dormire; il tipo chiede ad un altro tipo che parla inglese.
 Ci manda da Julia, ma dove?? Go left, straight?? Sconsolati, ormai pronti a passare la notte in spiaggia, ci perdiamo per i vicoli bui del paese, la moto che rimbomba nel silenzio assoluto, quando un motorino bum bum ci insegue, ci supera facendo segno di seguirlo, ci conduce da Julia, poi sparisce.
Julia..Mi sembra di essere Giuseppe e Maria che cercano riparo per la notte; la casa è vecchia, su per una salita e poi giù per una discesa sterrata; dove siamo finiti?? Il portone è di legno scrostato, illuminato da una lucina fioca, le chiavi nella toppa (buon segno!); busso e Julia apre..e non solo, parla anche italiano!! Siamo salvi.

3 luglio
sulla spiaggia di sabbia scura, ad Ai Strati. Giornata sotto gli ombrelloni del comune, con copertura di paglia; sono 13 in tutto, lungo i due archi sabbiosi che si aprono nella baia, dalla parte opposta al molo. C'è anche un'area verde con tamerici, panchine e una doccia.

Abbiamo provato a risalire, in moto, la stradina che dal paese si inoltra nell'interno, ma è impraticabile, seppur "asfaltata"; un braccetto della BM ci ha già mollato..speriamo bene...


La camera dell'albergo, piuttosto stretta, ha 

                  una magnifica terrazza che si affaccia sul paese e sul mare
l'albergo di Julia
Cena alla taverna più alla mano (delle due che ci sono): finalmente G. ha trovato l'horta e si è mangiato le sue predilette sardine; per me gemista con zucchine e peperoni, friet potatoes, vino, birra, acqua 23 euro. Passeggiata al molo, sotto un cielo gonfio di stelle e nero come la pece. Il traghettino Aeoli, che fa la spola tra qui e Limnos, era attraccato, aperto e illuminato, pronto per partire domattina alle 6.30.

4 luglio
Colazione sulla terrazza, sul divano "miceneo", doppio tavolino di ferro. Non male!!

siamo tornati alla spiaggia del comune, e G. si dà da fare per creare un posto molto confortevole, liberando la sabbia dai sassi, che dispone a cerchio intorno all'ombrellone, per fare una "protezione".

Ho fatto un giro intorno al molo e tra le casette del paese, quelle poche rimaste in piedi, dopo il terremoto che c'è stato molto tempo fa. Ci sono bei colori.
















rudere di casa colpita dal terremoto


pomeriggio
ancora il braccetto rotto!!! Abbiamo trovato alla taverna un tipo che parla italiano e ci ha messo in contatto con un pescatore che, sul molo, ci ha aggiustato il "sidero"!! Paga: quattro birre Amstel.


Il pescatore sul molo aggiusta il braccetto con la sua saldatrice



cena
all'altra trattoria, quella più agghindata, sempre con musica greca malinconica, pastitsio, zucchine fritte, gyropita, vino, birra grande 19, 50 euro

5 luglio
sveglia all'alba dopo notte insonne; partenza alle 6.30 col traghetto Aeolis per Limnos; viaggio tranquillo (22 euro), pochissime persone: i nostri vicini greci col Suzuki, due elettricisti col camioncino, una donna anziana vestita di nero che ha come unico bagaglio una bottiglietta d'acqua, un soldato in mimetica. Il biglietto è stato compilato rigorosamente a mano.

più tardi
abbondante colazione al bar del porto di Mirina, sempre con i greci della Suzuki, poco loquaci e nessuna parola d'inglese. 
trovato da dormire ad Agios Giannis, sopra Mirina, da  Nicos l'agricoltore. Bella stanza (30 euro) con cucina, balconcino vista mare ombreggiato da viti. La spiaggia è di ciottoli, con grandi tamerici lungo i bordi.
il nostro appartamentino è quello al primo piano


ora di pranzo, verso le due
G aspira a fare l'uomo greco che va alla taverna, guarda il mare, si gode gli amici sorseggiando un bicchiere. Ci siamo fermati alla taverna infondo alla spiaggia; due tavoli occupati: una famigliola obesa, col tavolo stracarico di piatti e quattro uomini (quelli che G invidia), che sorseggiano ouzo dai bicchieri appannati.


più tardi

al Cafè Cave, all'ombra di roccioni vulcanici scagliati sulla spiaggia; il mare rumoreggia ai nostri piedi e il sole è appaena calato dietro al monte Athos, che però non si fa vedere; "Take your time" mi ha detto il cameriere...mi piace questa frase!!
Oggi pomeriggio giro esplorativo per l'isola nella parte a sud est di Mirina: colline brulle, spiagge anche grandi, poca gente, alcuni punti attrezzati con musica sparata...Visto alcuni paesini nell'interno, piuttosto poveri e forse anche un po' arrabbiati..


relax sul balconcino
6 luglio
ancora alla Cave Cafè di "take your time"; giornata di vento, soffia perfino dentro il boccaglio della maschera..Sotto il pelo dell'acqua un mondo di pesci e i ricci, che paiono vestirsi di conchiglie. Anche il più misero ferro abbandonato, rubbish d'uomo, viene dalla fantasia del mare.







Il vento spazza la superficie dell'acqua increspandola in ondine fragili. Una donna vestita di nero si fa fare foto, appesa alle tamerici, da sua figlia con il tablet, Poi, sempre col tablet, fa una panoramica tutto intorno, al mare, alle rocce, al caffe'.

pranzato con horta, per G, yogurt con miele e noccioline, una vera delizia; osserviamo a lungo la mosca che, con la sua "trombetta" succhia lo yogurt che è restato nel piatto.


pomeriggio
tentativi di esplorazione alla spiaggia lungo la strada bianca, alla fine dell'asfalto. Solitaria e molto scenografica, ma piena di alghe. Molto bella la fioritura di cespugli ed erbe.



Il monte Athos è il perno del nostro giro: anche adesso balugina all'orizzonte, tra la foschia del pomeriggio. Folate di vento improvvise, come unghiate, ti strappano via la roba di mano. Sosta rinfrescante all'Ethnic cafè, all'ombra di Che Guevara!!! Vamos!!!



cena
A Mirina da O' Platanos, consigliato dalla guida; ci ha portato in cucina per vedere le (poche) vivande a disposizione: fried potatoes, lamb, gemista, vino rosso. Al ritorno, al buio, lungo la strada, è apparso un cervo!!!
i due platani del ristorante O' Platanos a Mirina

7 luglio
fatto fagotto e pagato Nicos il sorridente, che stava innaffiando la sua coltivazione di fasoulakia, camminando a piedi nudi tra la terra morbida e smossa. Adesso siamo al porto di Mirina, in attesa del ferry che arriverà alle 14.

Nicos e sua moglie al porto di Mirina



Nella mattina, in attesa del traghetto, abbiamo visitato il centro della città, ho fatto un po' di foto e mi sono segnata, usando l'alfabeto greco, il nome delle barche ancorate nel porto: Atlantis, capetan Georgios, Crisantos, Agio Dimitros, Stelios, Cara Delfina, Apostoloi, Eleuteria, Calliopi, Agios Kiriaki.....


lavori in corso....




il porto di Mirina




ore 13.30

in attesa alla banchina del porto, su panchine traballanti e fitte di greci, poco accoglienti, a dir la verità. Un camion di  pecore sotto al sole spande il suo "profumo". Qualcuno mangia pappette giallognole, prendendo da un vaso di vetro con un cucchiaio rosso. Viaggerà con noi anche una gabbietta con canarino. 

è arrivata la Taxiardis, la poliziotta  che dirige l'imbarco ha aspramente redarguito gli aspiranti viaggiatori raccolti sotto la pensilina come pecore sotto gli alberi quando il sole spacca, come adesso.Non si è capito un accidente, solo ATOMA, persona, ma il tono era minaccioso e teso; la mia solita ansia mi ha fatto pensare che il vento impedisse alla nave di attraccare. Soffia il meltemi, viene da nord e increspa il mare di ondine bianche.


sono stata in Turchia, almeno con il telefonino
più tardi
sono riuscita ad aggiudicarmi un tavolino sul ponte esterno; del resto tutti sono corsi a prendere le poltrone interne. Il tetto ondulato sbatte al vento.

 quasi sera
il traghetto è arrivato a Kavala con 2.30 ore di ritardo, quando ormai un bel tramonto infiammava la baia e i gabbiani volavano accanto alla nave per ghermire il pane lanciato da G. ne abbiamo sempre una scorta per queste necessità, o per i pesci...


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tramonto con gabbiani al porto di Kavala









Poche domatia lungo la costa tra Palio, Nea Peramos, Nea Iraklitsa. Passando per un divieto d'accesso, abbiamo infilato il lungomare di Nea peramos e, con un po' di fatica, abbiamo trovato la domtia, detta la "tomba" perchè è in un seminterrato umido e vagamente inquitante, con una stanza cieca, in cui non mi avventurerei a dormire, nemmeno se russasse come un orco. Cenato  sul bordo del letto, anzi no, della branda, finendo spanakia e psomì, quello che non abbiamo dato ai gabbiani. Il mare è di là dalla strada, quindi....bagno notturno!!!!








frugale spuntino nella "tomba"  (30 euro)

8 luglio
giornata di viaggio; dopo un risveglio con bagno, abbiamo fatto colazione ad un forno, con tre super cannellini, succo di frutta e milkciocolat (3.80 euro). A volte i forni hanno tavolini e seggiole, fuori, dove ti puoi comodamente fermare a consumare gli acquisti. Cercando la Old National Road, abbiamo rischiato di ritrovarci in Bulgaria; naturalmente nessuno a cui chiedere, finchè è passato un signore in motorino e l'abbiamo stoppato; ci ha chiesto se "spriken doic"??? e a segni ci ha detto di tornare indietro... In pratic a Nea Peramos  non ci sono modi per imboccare la ONR, o perlomeno noi non li abbiamo trovati.. finalmente, provando e riprovando, abbiamo infilato la strada giusta verso Loutra Elefterion, alla ricerca delle terme.



A Loutra dovevano esserci le terme, l'acqua c'è, ma è un luogo fantasma, con casette e strutture abbandonate, vetri rotti, detriti ovunque, materassi strappati che si intravedono dalle porte divelte; il tutto circondato da una magnifica vegetazione, platani soprattutto.



più tardi
Caldo sulla Egnatia Odos, che i greci pronunciano con la G dura e la N staccata. Sosta ad una taverna lungo la strada, l'unica per decine di km. Avventori giapponesi (5) con pullman Mercedes, guida e autista.
Immancabile necessità di fare benzina: sulla Egnatia NON CI SONO DISTRIBUTORI, ma bisogna uscire ai kombos, sperando di trovarne uno.
 Oltre alla benzina, ad Agios.....?? abbiamo trovato le cicogne!! proprio a fianco del distributore!! La benzinaia, chiamandomi nel suo piccolo ufficio, mi ha mostrato un calendario con la foto di un enorme platano (ancora platani!) carico di nidi di cicogna e mi ha spiegato, in qualche modo, che si trovava a Sholari, a 6 km da lì.


Cerca il platano, non lo troviamo; senza arrenderci, chiediamo informazioni ad una donna che sta comperando frutta presso un camioncino e finalmente lo troviamo, ma resta di là da una rete metallica che lo protegge dai disturbatori. E' maestoso, vecchio e nodoso; molti nidi e cicogne che volano larghe intorno ai rami possenti.

Ancora strada; la  parte da Salonicco verso Atene è piena di camion.

Ci fermiamo a Vergina, per visitare le tombe dei re macedoni. L'ingresso è sorvegliato da un gatto
macedone...



Il sito è bellissimo, creato sotto un grandissimo tumulo, in cui sono visitabili le tombe e sono esposti i meravigliosi tesori che vi hanno trovato. No photo!!!

9 luglio
Altra giornata di viaggio, ora siamo tornati sulla costa ionica. Trovato una camera a Perdika, soliti 30 euro, con vista spettacolare, dopo aver scartato Sivota, troppo turistica. passata Sivolta, la strada continua (nella mia cartina non è segnata) e segue la costa, fino dove non lo so, lo scopriremo.

Una delle rare fermate di oggi, per urgenti NECESSITA' fisiologiche; come si può vedere, la mia pipì ha preso il canaletto e non finiva proprio più!!!! Giuro che è vero!!
Lungo l'Egnatia odos abbiamo attraversato zone molto belle: altipiani coltivati, come laghi di grano mietuto, costellati da isole squadrate di girasoli. Prima di Metsovo un cartello autostradale invitava ad una guida attenta perchè si stava attraversando l'habitat degli...orsi!!

Tramonto a Perdika, con Corfù all'orizzonte e palma/carciofo davanti agli occhi a frammentare questa immagine idillica. Pochi avventori a questo cafè un po' caro (melinzanosalada, tirokafteri, greek salade, 3 birre, psomi 23 euro).
sul profilo di Corfù, che si staglia sempre più nero all'orizzonte, si accendono le piccole luci dei paesi. Una stella, sola, è apparsa sopra il trionfo di colori.


10 luglio
Alle sorgenti dell'Acheronte (Acheron spring), che abbiamo risalito, dentro le gole, insieme na due coppie di bolognesi che vengono in Grecia da 15 anni. Spettacolari rocce stringono l'acqua che scorre fresca e abbondante, su ciottoli bianchi.




Si risale con l'acqua che arriva alla pancia, tra le bocche sorgenti che escono dalle pareti verticali di roccia. Platani secolari, abbarbicati alla gola, conficcano le loro radici, come pale, nell'acqua fresca..anzi..fredda!!


Ma PROBLEMA:si sta rompendo il filo della frizione!! proprio mentre siamo perduti tra stradine dell'interno, in una sorprendente pianura irrigata dalle fluenti acque acherontee..

Il ragazzo del pargheggio ci ha detto che a 5 km da qui c'è un paese con un meccanico da moto e adesso siamo qui, da questo giovanotto in tuta blu che armeggia con la nostra frizione...sfrangiata oltre ogni dire!!!





Sosta a Gliki, dopo aver RISOLTO il problema al prezzo di....3 euro, per montaggio di un nuovo filo!! Grandi greci!!
Siamo in un bar sotto un immenso cerchio di immancabili platani, con tavolini e sedie anni '60; una donna simpatica prepara il barbecue con panseta, bifteca, pecora e pollo. La pecora, spiega, va macerata nel kiwi, altrimenti resta troppo dura.


solo uomini ai tavolini, che bevono birra e sbocconcellano patatine. Intorno il canto totale delle cicale.

pomeriggio
di nuovo al fiume per godere della sua bellezza senza l'ansia della frizione!!


riposino dentro il tronco cavo di un platano proteso sul fiume: una meraviglia!!!
cena
all'altro ristorante, su consiglio di Andrea, un gentile greco in vacanza qui con sua moglie che è di Trento. Ho preso sousoukakia, cioè polpette di carne con verdure e aromi,  abbondantemente circondate da riso e altre verdure; c'era anche l'opzione spaghetti, ma non sono ancora pronta a mangiarli come contorno..Per G. horta, sardine fritte, patate fritte, 2 birre, acqua tutto a 27 euro. Chiacchiere con Andrea, sua moglie e una coppia di umbri.


11 luglio
Dopo la solita notte combattuta, colazione sulla terrazza con il miele di Limnos. In moto alla spiaggia di Karavostasi (Andrea ci ha spiegato che in greco significa "sosta della barca"), con piccoli e comodi sassolini e mare di cristallo. Per ora non c'è nessuno, ma è attrezzata con ombrelloni e sdraie blu.

il guado da passare per raggiungere la spiaggia



pranzo
all' "altra taverna", insieme ad Andrea e a sua moglie; ci ha fatto preparare una mussaka come la si prepara per casa e non per il ristorante. Ha un letto di verdure (patate, zucchine, melanzane), poi ragù e uno strato alto di besciamella, aromatizzata alla cannella, che fa una bella crosticina. Lui architetto, lei maestra d'asilo, hanno, specie lui, uno speciale amore per gli emiliani,così aperti e socievoli. Lui adora la propria lingua e ci siamo persi nelle etimologie: sarei rimasta ore ad ascoltarlo. fantasma, non ci avevo mai pensato, deriva da fantasia, parola greca...


sera
tramonto alla taverna sulla spiaggia di Karavostasi; piccole lanterne sono appese al portico aperto verso il mare; come piccoli soli, intrappolano la luce del tramonto..



12 luglio
mattina ancora alla spiaggia di Karavostasi; ho scoperto come si chiama la spiaggia su cui si affaccia la nostra domatia: Arilla







pomeriggio
a Plataria, sul mare, nelle sdraine blu, davanti ad un'acqua che sembra quella di Cesenatico...., ma è un buon posto per aspettareche arrivi la sera e il momento di andare a Igoumenitsa a prendere il traghetto.

lettura e relax a karavostasi

sera ore 21, 45 greche
inizia l'attesa; scambio culinario con due greci seduti vicino a noi sul bordo del molo, una bitta arrugginita com e tavolino: ci hanno offerto una polpetta handmade in the village, buona!!, noi abbiamo dato un'arancia. Un camionaro sta seduto su una piccola seggiolina da campeggio, davanti al suo colossale tir e sembra tenerlo fermo.. Pancia all'aria, si gode il panorama del molo 12.
Un gruppo di ragazzi si esibisce in danze popolari, mentre un cane, con una lattina in bocca, vorrebbe giocare, ma non si fida del tutto. Sta avanzando dal buio del mare qualcosa di grosso, luce verde a dx e luce rossa a sx; la luna, poco più di un'unghia, è appena tramontata: ciao Grecia!!!



13 luglio
Trovata la reception dismessa al ponte 7 che avevamo adocchiato all'andata. Mi sono fatta una cuccia dentro il rotondo del bancone; alcuni turisti sperduti, con valigia al seguito, mi hanno chiesto come raggiungere la loro cabina. Notte tranquilla, vicino a noi due giovani emiliani, lei scrive in un quaderno. Riemersa sul ponte verso le 10, l'altoparlante annuncia qualcosa, ma non si capisce niente. 

Ottima colazione preparata da noi; ieri G. ha fatto del te e l'ha messo nelle bottigliette, la fornaia di Plataria ci ha regalato pane con l'uvetta e altri dolcetti, molto gustosi. Ciliege e banane per completare. Lunga chiacchierata con i ragazzi di Modena; vengono da Samotracia e hanno fatto il giro intorno ad Athos, praticamente la parte che noi abbiamo saltato.

COLONNA "SONORA" della vacanza:
  1. "Le catene del mare" Ioanna karistani
  2. "L'isola" Victoria Hislop
  3. "La metà di niente" Catherin Dunne
  4. "La ragazza del ritratto" Paul Torday
  5. "Troppa umana speranza" Alessandro Mari
  6. "La maschera di Dimitros" Eric Ambler
  7. "Il re" Kader Abdolah
  8. "Le abitudini delle volpi" Arnaldur Indridason
  9. "Coral Glynn" Peter cameron
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